Comunicato Stampa - Separazione dei marchi nell’energia. Dal Consiglio di Stato una sentenza molto importante

Date: 30 November 2017

COMUNICATO STAMPA

Separazione dei marchi nell’energia 

Dal Consiglio di Stato una sentenza molto importante

Una recentissima sentenza del Consiglio di Stato dà ragione all’Autorità per l’energia, a AIGET, l’associazione dei trader e grossisti energetici indipendenti, e a CNA, stabilendo che la delibera con la quale l’Autorità per l’energia ha fissato le regole di separazione del marchio tra distributori e venditori di energia appartenenti allo stesso gruppo societario è pienamente legittima.

In particolare il Consiglio di Stato afferma che “il divieto di ingenerare confusione va inteso nel senso che non è ammesso l’uso non solo degli stessi marchi e delle medesime insegne, ma anche d’ogni altro segno distintivo che contenga elementi visivi, fonetici e concettuali idonei a creare un’associazione tra le diverse società appartenenti al medesimo gruppo verticalmente integrato… poiché la denominazione dell’ex-incumbent è notoriamente molto suggestiva (anche ora)”.

Una questione tecnica in un settore difficile da comprendere?

Non proprio. A ben vedere si tratta dell’affermazione di un principio molto legato alla nostra vita di consumatori di energia. Nell’energia chi gestisce le reti, nazionali e locali, è un monopolista, soggetto a regole e a ricavi regolamentati.

Chi ci vende la luce, il gas e molti servizi loro associati invece sono operatori in concorrenza. Che però in casi molto rilevanti appartengono allo stesso gruppo d’azienda dei monopolisti della rete.

Pertanto come consumatori, oltre ad avere la garanzia che chi gestisce le reti tratti allo stesso modo i diversi fornitori di energia (e dunque in estrema sintesi i consumatori stessi), è lecito anche attendersi che la confusione su chi svolge i diversi ruoli nella filiera debba essere minimizzata. Perché la confusione non aiuta i consumatori ad orientarsi nel mercato dell’energia.

La confusione potrebbe alimentare anche una carente informazione in capo ad intermediari commerciali con pochi scrupoli. Come documentato in varie occasioni da stampa e tv, a volte capita di ascoltare chiamate di questo tipo: “Se acquisti l’energia dal noi non avrai problemi perché gestiamo direttamente anche le reti”. Ecco: affermazioni di questo tenore sono evidentemente scorrette (i gestori delle reti devono essere indipendenti rispetto alle società di vendita e garantire le stesse prestazioni a tutti) e sono potenzialmente favorite da una situazione di confusione in capo ai consumatori.

Il Consiglio di Stato ha dunque ribadito una norma alla base della liberalizzazione dell’energia, quella di una marcata separazione tra chi gestisce le reti e chi commercializza il servizio.

Milano, 30 novembre 2017

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