Comunicato Stampa - AIGET: urgente intervento “interconnector” ma impossibile mero prolungamento contratti in essere

Data: 21 dicembre 2015

COMUNICATO STAMPA


AIGET: urgente intervento “interconnector” ma impossibile mero prolungamento contratti in essere


Come anticipato a Staffetta Quotidiana il 18 dicembre, con il cosiddetto “interconnector virtuale”, i trader di energia forniscono un servizio di shipping transfrontaliero acquisendo energia all’estero e rendendola di nuovo disponibile nel mercato interno, a vantaggio dei grandi consumatori che hanno acquisito questo diritto impegnandosi a finanziare interconnector fisici.

Questo servizio di shipping è remunerato da un corrispettivo stabilito con gara annuale e che remunera gli shipper sia della differenza di prezzo (Italia vs. estero) che si aspettano di pagare sui mercati nel periodo previsto (e su cui possono ricoprirsi), sia dei loro costi e rischi operativi.

Apprendiamo che il ritardo di adeguamento delle norme primarie alla decisione politica di proseguire il servizio non permetterà per l’inizio del 2016 a Terna di fare nuove gare in tempo utile.

Nello stesso tempo, un eventuale mero prolungamento a pari condizioni dei contratti in essere non è fattibile, perché gli spread offerti dagli shipper per il periodo precedente non rappresentano più le attese di mercato per l’inizio del 2016 (né sono stati coperti sui mercati essendo il 2016 fuori dal periodo coperto dall’asta precedente).

Una possibile soluzione è la fornitura da parte degli shipper ora attivi, in attesa di nuove gare, del servizio di shipping a prezzi spot, cioè con remunerazione ex post della differenza di prezzo tra mercato italiano e estero, più una componente per i costi e rischi operativi, inclusi quelli finanziari legati ai diversi tempi di pagamento tra i mercati stranieri e italiano.

Una soluzione in questi o simili termini è urgentissima per permettere le necessarie preventive operazioni sui mercati coinvolti, in assenza delle quali il servizio non potrà essere erogato.


Milano, 21 dicembre 2015