Comunicato Stampa - L’Elenco dei venditori di energia elettrica è strumento utile al mercato, ma non diventi un dispositivo complesso e ridondante

Data: 06 dicembre 2017

COMUNICATO STAMPA

L’Elenco dei venditori di energia elettrica è strumento utile al mercato, ma non diventi un dispositivo complesso e ridondante

L’Elenco venditori di energia elettrica è previsto dalla legge per la Concorrenza 2017 ed è uno strumento accessorio alla fine dei prezzi regolati, prevista per luglio 2019.
Di fatto la legge richiede che sia introdotto un elenco di venditori affidabili, cui legittimamente i clienti finali possono rivolgersi per avere un’alternativa di mercato al proprio fornitore di energia. Riteniamo dunque che la finalità sia apprezzabile e utile.
L’Autorità per l’energia ha recentemente pubblicato la Delibera 762/2017 nella quale esprime al MiSE, che dovrà emanare prossimamente il relativo decreto, il proprio parere su come strutturare l’Elenco. Riteniamo pertanto utile fornire alcuni spunti sulla proposta di Elenco venditori elaborata dal regolatore.
La proposta elaborata dall’Autorità presenta al suo interno numerose finalità, quali ad esempio garantire la stabilità finanziaria degli operatori assicurando l’adempimento delle obbligazioni rispetto agli operatori a monte nella filiera (es. regolarità pagamenti verso i distributori) ed elaborare una sorta di ranking degli operatori pubblicamente visibile (in tal senso si propongono criteri imprescindibili e criteri “alert”) e basato sulle performance rispetto a certi indicatori di servizio.
A nostro avviso sarebbe invece meglio che l’Elenco perseguisse un solo e chiaro obiettivo: quello di tutelare il consumatore sull’affidabilità della controparte. A tal proposito sarebbe secondo noi auspicabile che l’Elenco fosse strutturato in maniera semplice e chiara, non eccessivamente burocratico e non ridondante rispetto ad obblighi e prescrizioni già in essere.
Per tutelare il consumatore finale è in tal senso necessario che l’albo evidenzi casistiche di mala gestio, al fine di evitare ad esempio fornitori che presentino il rischio potenziale di default finanziario.
I criteri che consideriamo chiari, sintetici e non ridondanti sono ad esempio i seguenti:
Pieno rispetto dell’unbundling, di brand e funzionale, per una corretta informativa ai clienti finali;
Requisiti di onorabilità in capo agli amministratori, rintracciabilità dell’azionista di riferimento, assenza di procedure concorsuali;
Certificazione del bilancio o rating e capitale minimo.
Non crediamo sia invece efficace ribadire nell’elenco requisiti che sono già impliciti nell’attività dei fornitori di energia e il cui rispetto è già oggetto di diverso monitoraggio e di eventuali sanzioni da parte della regolazione. Un simile approccio renderebbe infatti solo più complesso e burocratico l’Elenco stesso. D’altra parte l’Elenco non dovrà presentare criteri più gravosi per gli operatori integrati che gestiscono anche il dispacciamento (grossisti). E’ infatti necessario un egual trattamento tra i grossisti e i soggetti meno integrati (i cosiddetti reseller), prevedendo un minimo comune set di criteri valido per entrambi.
L’Elenco a nostro avviso non ha né l’obiettivo né la possibilità di eliminare il rischio d’impresa. Le aziende operanti nel settore retail dell’energia sono imprese e come tali esposte al rischio. Nessun albo, seppur dettagliato nei minimi particolari, può eliminare il rischio d’impresa, e fintantoché un fornitore di energia adotta una strategia che trova il consenso dei clienti finali, operando nel rispetto dell’integrità del sistema nel suo complesso, per definizione ha dignità d’operare in un mercato concorrenziale. Riteniamo utile infine sottolineare come a nostro avviso l’eccesso di regolazione non sia affatto l’unico strumento che può accompagnare i consumatori verso la fine della tutela. In questa fase ne vediamo numerosi esempi: l’offerta Placet, il nuovo portale di comparazione delle offerte, l’Elenco venditori, etc… La fine della tutela e il completamento del processo di liberalizzazione non possono coincidere con la fine del mercato, ma al contrario proprio con il suo pieno dispiegarsi.

Milano, 6 dicembre 2017

Allegati

Comunicato stampa - AIGET su Elenco venditori